Memorie Celesti
Astri dalle infinite variazioni di luce in movimento

Esiste un rapporto di reciproca interazione tra chi osserva, l'opera e la luce.

In tutte le civiltà, il fascino ammaliante della luce ha dato origine ad un patrimonio mitologico sterminato, ricco di iridescenze metaforiche, iconografiche e di archetipi simbolici.

La collezione "Memorie Celesti" è ispirata al richiamo ancestrale dell’uomo nei confronti della natura, dei suoi elementi fuoco e metallo, e del suo anelito verso il cielo e le stelle.

Il Maestro d’Arte, presenta per la prima volta due tecniche inedite completamente inventate, la “Barba del filosofo” su lega di rame e stagno e “Astroblema” su acciaio inossidabile, esplorando e liberando il potenziale espressivo dei metalli, nell’intento di unificare la tecnica e la bellezza, la forza e la forma, l’intelligenza e il godimento dell’opera d’arte, suggellando il profondo sodalizio tra Uomo e Natura.

La collezione, tra arte, design e filosofia, si avvale di una simbologia che unisce al potere evocativo della mitologia le suggestioni alchemiche della trasmutazione dei metalli.

La luce di Venere
Autore:

Maestro d'arte Alessandro Rametta

Materiali: rame, bronzo
Tecnica: sbalzatura, forgiatura, patinatura, lucidatura
Dimensioni: H 15 x L 42 x P 42 cm
Anno: 2020
Crediti fotografici: Vittorio Canisi

Il rame è stato associato alla dea Venere nella mitologia e nell'alchimia per via del suo aspetto lucente, del suo uso nella produzione di specchi e per la sua principale zona estrattiva, l'isola di Cipro, ove si narra nacque la Dea, “emersa dal mare”.

Decorazione geometrica ad onde incrociate e finemente scanalate a cesello. Lieve increspatura delle onde convergenti e divergenti, sbalzate a cesello semisferico sul retro della lamina.

An-Bar
Autore:

Maestro d'arte Alessandro Rametta

Materiali: acciaio inox
Tecnica: astroblema (tecnica inedita), lucidatura a specchio
Dimensioni: H 15 x L 42 x P 42 cm
Anno: 2019
Crediti fotografici: Vittorio Canisi

Il termine sumerico An-Bar, il vocabolo più antico che designa il ferro, è costituito dai segni pittografici “cielo” e “fuoco”.

L’acciaio inox, lavorato a fuoco attraverso due tecniche differenti, crea una dicotomia che segna la trasformazione dell’acciaio inossidabile dallo stato lucido al caos, in un continuo gioco di rimandi e dualità.

Orichalcum
Autore:

Maestro d'arte Alessandro Rametta

Materiali: ottone
Tecnica: barba del filosofo (tecnica inedita), lucidatura
Dimensioni: H 15 x L 42 x P 42 cm
Anno: 2019
Crediti fotografici: Vittorio Canisi

Orichalcum, lega leggendaria di rame e zinco. Si narra che il metallo rossastro venisse estratto ad Atlantide le cui mura splendevano di “oricalco dai riflessi ignei”.

La superficie dalla finitura lucida viene increspata da una lavorazione a fuoco definita dallo stesso Alessandro Rametta “barba di filosofo” che ne va a scavare e smuovere la liscia compostezza.

Talos
Autore:

Maestro d'arte Alessandro Rametta

Materiali: bronzo
Tecnica: fusioni concentriche, lucidatura
Finitura: cera microcristallina
Dimensioni: H 15 x L 42 x P 42 cm
Anno: 2019
Crediti fotografici: Vittorio Canisi

Talos, mitico gigante di bronzo, invulnerabile guardiano di Creta che ogni giorno perlustrava l’isola. Per sconfiggere i nemici si gettava nel fuoco ad elevatissima temperatura per poi emergere incandescente e incenerirli.

Un’opera forgiata in bronzo, impreziosita da fusioni concentriche che ne ornano e modellano il collo del vaso. Il corpo, sbalzato e intagliato, segue le fluidità naturali del cratere. All’interno, la concavità specchiante immerge la propria immagine riflessa nelle profondità ignee.

Matrix
Autore:

Maestro d'arte Alessandro Rametta

Materiali: rame
Tecnica: sbalzatura, stagnatura, lucidatura
Dimensioni: H 15 x L 42 x P 42 cm
Anno: 2019
Crediti fotografici: Vittorio Canisi

Gli antichi alchimisti furono attratti dalla straordinaria colorazione del rame: ne distinsero 569 rilessi cromatici per la pura gioia della vista.

Gli eccezionali riflessi del rame risultano amplificati dalla raffinata lavorazione che contraddistingue la superficie piana della calotta: una finissima cesellatura che rivela una sorprendente maestria tecnica.

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