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Bio

“La fucina, luogo sacro di trasmutazione dei metalli, un antro magico dove il fuoco alimenta il desio dell’inafferrabile, dove l’uomo, elevatosi a demiurgo, astrae dal primordiale e incandescente metallo. In questo misterioso passaggio dallo stato solido del metallo allo stato magmatico e di nuovo allo stato solido si cela l’inesauribile poetica di un linguaggio ancestrale libero dal tempo, eternamente presente, si sprigiona tutta la tensione sotterranea della materia sensibile e delle sue intrinseche leggi, l’ardore vitale della tacita conoscenza”. A.R.

Alessandro Rametta nasce nel 1974 a Milano, città in cui vive e lavora. Scultore autodidatta, studia filosofia all’Università degli Studi di Perugia e fonda, nel 1997, La Fucina di Efesto, luogo di ricerca al confine tra arte, design e architettura. 
La sua opera matura a stretto contatto con la lavorazione del metallo, di cui esplora le molteplici possibilità espressive fino a elaborare una tecnica propria e ricca di intuizioni inedite. Pratica diverse discipline, dall’arte fabbrile, all’arte orafa, le contamina e le rinnova continuamente, aprendo e inaugurando percorsi imprevisti. Ne risulta una scultura pregna di enigmi antichi, debitrice di un intimo legame con la natura e dell’attenta frequentazione dell’immaginario alchemico, di mitologie e simbolismi tradizionali, nella quale all’intervento sulla materia corrisponde sempre una metamorfosi interiore.
 

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Entra a far parte della commissione generale della IV Edizione premio MAM-Maestro d’Arte e Mestieri Italia, 2022.

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Nel 2018 Alessandro è stato insignito del titolo di Maestro d’Arte e Mestiere, prestigioso riconoscimento che la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte conferisce "per l'attività svolta nella trasmissione del sapere nell'ambito dell'artigianato artistico".

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Nel 2015 Alessandro contribuisce alla creazione di “The Master’s Touch” (A. Cavalli, Marsilio Editori, Venezia 2017) e “Il valore del mestiere” (A.Cavalli, Marsilio Editori, Milano 2014), al fine di definire i parametri “culturali” di autenticità, creatività e territorialità per riconoscere l’eccellenza nel mestiere d’arte.

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